Dic 14 2008
Lepis Piacenza vs. Skating Club Savona 6-2
Sabato scorso alle 20 e 45 a Piacenza lo Skating ha dovuto patire l’ennesima sconfitta. I liguri, in formazione rimaneggiata ed orfani del vetusto ma ancor valido capitano-allenatore, non hanno tenuto fede alle promesse finendo per capitolare. Le due reti degli ospiti sono state marcate da Esposito, che allunga nella classifica cannonieri interna al team.
Dalle vostre inviate sul campo…
Lepis Hockey Piacenza – Skating Club Savona 6 – 2
Si è fatta sentire al pattinodromo di Piacenza l’assenza della figura carismatica del capitano Monaco, tessera mancante del roster savonese, che questa volta ha giocato con la maglia bianca (un po’ sbiadita); la C di capitano, nell’ultima partita dell’anno, è stata assunta da Anthoine, sebbene in molti abbiano detto la propria sul modello di gioco.
I ragazzi dello Skating sono parsi un po’ disorientati, forse anche dal gioco su un fondo molto simile a quello del vecchio palazzetto di Zinola, ormai quasi dimenticato dal più elastico parquet.
La competizione ha visto affrontarsi due squadre numericamente simili (8 piacentini contro 7 savonesi), fornendo quindi la possibilità di valutare la preparazione di schemi, e non il fiato dei giocatori.
Il primo tempo ha visto un pronto attacco da parte degli avversari, con la prima rete segnata dopo circa due minuti di gioco. Il gioco, all’insegna della dinamicità, ha visto poi due belle azioni del sostituto capitano Anthoine, senza purtroppo trovare una conclusione. Sembra quasi di vedere giocare delle trottole, ma dopo cinque minuti e mezzo di gioco si giunge al pareggio con Esposito, che finalmente va a rete.
L’equilibrio sembra essere ristabilito, con un’azione portata avanti da Bermano V. che purtroppo non trova uno spazio nella porta avversaria, protetta dal ciclopico portiere piacentino.
Gli avversari hanno un buon gioco, fatto di passaggi rapidi e precisi, ma anche il nostro Bermano C. riesce a dire la propria, proteggendo il dischetto, troppo vicino a lui, con un tuffo carpiato.
Il gioco, reso molto fluido dall’assenza di particolari penalità, vede gli avversari quasi monopolizzare il dischetto; non mancano però i tentativi del Savona, con la ricerca del sorpasso da parte di Esposito, da cui però ci si aspettavano più “giochetti”.
Dopo circa dieci minuti di gioco viene fischiata la prima penalità della partita, a carico di Anthoine; Esposito riesce ad arrivare di fronte alla rete avversaria, ma il suo tiro centra in pieno il portiere. I due minuti di power-play avversario non portano a nulla, con i tre giocatori schierati che operano una buona difesa.
L’occasione per un power-play savonese non si fa attendere troppo, con la segnalazione di un fallo su Borreani, colpito malamente alle gambe da una sonora steccata, e per essermene accorta io, si è trattato di una scorrettezza davvero evidente, tanto che il giocatore savonese chiede il cambio, un po’ dolorante. Il nostro vantaggio numerico non porta il suo tanto agognato frutto, caratteristica spesso frequente del power-play savonese.
L’equilibrio delle reti viene rotto dalla seconda rete avversaria (4.36 minuti al termine), che coglie Bermano C. impreparato: segue la richiesta del time-out piacentino, occasione per le Orche di caricarsi un po’; infatti seguono numerosi tentativi di rete che non vanno a buon fine, da parte di Esposito e di Bermano V. A meno di 2 minuti e mezzo dalla fine del primo tempo il goalie Bermano rischia di prendere una rete da un tiro che sembrava procedere a rallenty. Segue la segnalazione del secondo fallo savonese e Tassinari, a poco più di due minuti dal fischio del 1° tempo, si prende i suoi 2 minuti, motivati da una difesa troppo accanita; Bermano C. salva un gol quasi certo, ma questo non basta, perché a 5 secondi dalla fine (1 secondo prima del rientro di Tassinari), gli avversari concludono il primo tempo con un 3-1.
Nell’intervallo le due squadre si ritirano sulle rispettive panchine, e serve davvero un discorso rincuorante del capitano, volto a ripristinare un po’ di aggressività e di sicurezza.
Il secondo tempo inizia con un nuovo slancio del Savona, con un tiro lungo osato da Bermano V., ed infine la rete di Esposito da metà campo, dopo il primo minuto di gioco. Bel tentativo anche da parte di Borreani, presente sia in attacco, sia in difesa, quasi sdraiato con la sua stecca nello sforzo di ostacolare i giocatori avversari.
Tuttavia, il distacco viene aumentato da un’altra rete da parte degli avversari al terzo minuto. I nostri tentano altri passaggi, di cui uno ben piazzato da parte di Bermano V. che però trova un Taraschi troppo distante.
Lo sconforto si è insinuato nel nostro Bermano C., che questa volta non pare proprio un muro, che subisce un altro duro colpo con il raggiungimento del 5-2, a cinque minuti e mezzo dal fischio di inizio, situazione analoga al primo tempo. Esposito, preso da uno slancio, corre in fuga verso la rete avversaria, scartando più giocatori, ma davanti alla porta è da solo e nulla può contro il portiere. Anche Taraschi si fa vedere, e Tassinari viene minacciato dal n° 10 in calzoncini arancioni che gli lancia un grido: “Guarda che ti faccio male!!”, estenuato dalla continua marcatura del nostro mitico #66.
L’arbitraggio è sempre molto fluido, anche se manca il fischio di fallo ai danni di Taraschi; vengono provati anche tiri lunghi su Bermano C., che nonostante la miopia para senza problemi.
Brillante azione di Anthoine, su passaggio di Esposito, a sei minuti dalla fine, ma il portiere avversario, rimane imperterrito nella sua posizione sdraiata, e la squadra savonese continua a non capire che i tiri bassi con lui servono a ben poco.
Più presente in questo secondo tempo il gioco di Parodi, che nel tempo precedente è sembrato più di tutti sopraffatto dal fondo della pista, trovandosi a terra non poche volte; perde un guanto durante un’azione, e sacrifica la sua mano scoperta nel contrastare gli avversari; segue anche un passaggio di testa.
A poco più di tre minuti al termine Taraschi prende due minuti, per un gancio sconveniente; Anthoine prende l’iniziativa per due volte di seguito, ma il dischetto non vuole proprio saperne di entrare. E il tutto si conclude con l’ultima rete firmata Piacenza ad otto secondi al termine, che decreta il finale di 6-2, concludendo la partita alle ore 22 e lasciando libero l’arbitro di tornare a casa a finire la fetta di panettone che aveva lasciato a pranzo (sì, per chi non se ne fosse accorto, sotto la maglia blu nascondeva proprio un panettone!).
Davvero triste la mancanza di verve nel saluto dei piacentini al Savona, sia all’inizio che alla fine della partita; per fortuna, il caloroso pubblico savonese (questa volta molto numeroso, composto da sei persone) ha fatto sentire la propria presenza!!!
Che dire? Ci si rivede a Savona, dove i nostri non avranno più scuse per dare una bella lezione al Piacenza!
Io la recensione l’ho già pronta da domenica.. 😉 sto solo aspettando che la mia controparte Chiara mi dia il via libera!
… ops … via libera!
tsk e poi dicono che in campo non uso la testa! ho fatto un colpo di testa davvero invidiabile 😛
dunque! a fine campionato prenderò un giorno di ferie per leggere l’articolo! se non basta anche due!
😛
Letto, cavolo ma avevate la telecamera? 😛
Davvero dettagliato, peccato che racconti di una sconfitta… comunque ci faremo rivalere nel ritorno
Vista la qualità del pezzo, mi sa che gli articoli li faremo sempre fare alle donzelle!!!BRAVE!
Meno bravi gli atleti(ha ha ha) che forse avrebbero potuto fare un pò di più.
bello bello! peccato non avere voglia di leggerlo! XD
comunque vorrei correggere un paio di cose!
1. il fallo su mio cugino non c’era assolutamenti ahahahahahaha
si é magistralmente buttato in terra e il pollo d’un arbitro c’é cascato! quel tanardo é uscito fregandosi la spalla e ridendo come un matto!
2. il fallo di guido non era motivato da una difesa troppo accanita… seplicemente c’era uno dalla balaustra e lui lo ha caricato! non avevo nemmeno piu il disco XD
3. in realtà io ho giocato bene nel primo tempo dove ho tenuto le posizioni nel secondo poi sonos capocciato e ho iniziato a correre a caso! 🙂
4. guido é una checca e apre i portali
ah dimenticavo! mercoledi non ci sono ma lunedi ti carico gabry 🙂
Mi dispiace ragazzi. Se accettate un consiglio da un vecchio difensore, potrei dirvi che, se nessun attaccante avversario finisce anzitempo la partita nell’infermeria, l’esito del match stesso sarà inevitabilmente negativo. Complimenti comunque e Buon Natale a tutti (in stile Jack Skeletron).
Abbiamo preso appunti! per questo è venuta così lunga!!
Le tue, Gabry, sono sicuramente più tecniche!!!
P.S. Pirts non sapevo che tu sapessi leggere..
Ho letto del fondo….. mica tutti hanno un palazzetto come il nostro! 😀
Bravi comunque…..e meno male che c’erano le inviate!
Precisazioni: Tutti gli avversari più arbitro e allenatore avversari devono finire in infermeria in puro stile Orche!
Le due inviate sono state grandi! Grande anche il tifo al seguito!!!
Pirts non sa leggere ne scrivere ne tantomeno articolare un pensiero sensato se non quando è ubriaco!!
Guido è un Emo Core!!
Claudio da i ciocchi!!
P:S: mi sono fatto prendere la mano.
ma quando mi ubriaco divento il piu colto e dotto dei letterati! capace di una padronanza superiore e di un linguaggio pulsante tanto’é vivo e colorito! codesta frase vi mette duqneu sulla strada buona per comprendere il mio attuale tasso alcolico!
laura la lettura l’ho inventata io dopo un’aperitivo! e in media serviva per portarci una ragazza (questa se guido la capisce sono morto o muore lui per la tristezza si accettano scommesse)
guido ama s.c. (c sta per chiale)
Orjan é uno svizzero
Cleudio… ehm XD non aggiungo altro
L’articolo è veramente power! molto dettagliato e puntuale!
(e se lo dice l?imperatore..)
comunque,
Claudio non regala dolcetti!
F.G. (For Gabry)
caro Gabriele anche stavolta sei caduto in fallo (ti auguro non quello di TuSaiChi..):
ciocchi: biscotti dolci tipici della cucina alto-medio borghese fiorentina di forma toroidale. Nota Storica: gli “amici crusconi” erano soliti mangiare i suddetti biscotti nel petrolio, (non ancora ufficialmente scoperto) per avere in dono, dall’ulcera, ispirazioni poetiche.
ingredienti (per i nostri buon gustai):
terricio (1kg)
tappi (1kg)
zucchero (tanto..ma tanto)
pastella (1kg)
cellulosa (1kg)
sudore di Guido (quello che riuscite a prendere)
ora, dopo aver mischiato tutto in una carriola, dategli con cura la forma di toroide, stando attenti a non far attaccare i tappi;
poi, a fuoco lento, cuocete tutto nella carriola per tre giorni.
e adesso..non vi resta che gustare i ciocchi nella tipica salsina a base di benzina (c’è anche la variante al gasolio) e assaporare tutto il gusto della tradizione..
..buon appetito!
boh
non ho parole, siete veramente lesi…
Faccio i complimenti alle autrici dell’articolo, molto dettagliato e preciso…
e poi vorrei fare la classifica dei piu’ scoppiati:
1. Pirts, senza dubbio
2. Claudio, secondo ma quasi a parimerito
3. Gabry, dovresti essere primo perche’ pubblichi tutti i commenti dei primi due…
e il resto si equivalgono un po’ tutti…
Guido e’ un caso a parte, vista la sua tendenza emo e per il fatto che ride a tutte le battute tristissime dei tre primi in classifica…
saluti a tutti ci vediamo alla partita di Natale!!
fermatelo!
tralaltro leggere le belinate di claudio ha un effetto lassativo su di me perciò vado in bagno ahahhahaha
aargh!Appena ricevuto una mail… 🙁
martedi ho un concorso che è stato anticipato alle 8, e devo essere là dalla sera prima…. quasi certamente niente partita di Natale. Lo scrivo qua così almeno leggono tutti.
Vi faccio notare comunque che a Piacenza qualcuno ha scritto nel forum che Savona “non è squadra da sottovalutare”
rivesioni alla classifica!
1. Cleudio: sen’altro il piu scoppiato e con una costanza spaventosa pare quasi che niente di serio possa uscire mai dalle sue labbra
2. Gabry: meriterebbe il primato ad honorem ma Cleudio é un fuori scala, si difende anche lui con battute demenziali e una iscreta continuità, ottimo sulle combo nonostante i 40(presto41) anni di onorato servizio
3. Valerio/Emilio: il primo Leso a tratti come il fratello il secondo scemo naturale ma di una categoria più umana rispetto ai primi due posti del podio.
4. Pirts: il piu figo, capace di stroncanti battute del livello di gabry, ma si ritrova la quarto posto poiché ogni tanto si ricorda di quel sentimento confintato nei più remoti antri del suo cranio: la vergogna.
5. Luchino: poiché imparentato con Pirts non poteva certo essere da meno! rimane sotto solo perché nonostante la sua lesaggine si irrita alle battute evidentemente piu stupide delle sue
6.Cleudio: ebbene si é talmente Leso che merita sia l’ultimo che il primo posto! pace all’anima nostra! é il nostro portiere
Non so chi sia mr. referee ma so di sicuro che ha firmato la propria condanna a morte !!!! Dio perdona, Luca no!
Io un posticino nella classifica per mr referee l’avrei trovato.. Per stilare una graduatoria tale non puoi non esser uno scoppiato…
A proposito… Se decidete per una terza edizione ricordatevi di valutare anche (obbligatorio) che anche se è un po’ che non si fa sentire non vuol dire che non segua il sito e potrebbe rimanerci male diventando ancora più leso..
Notizia dell’ultima ora: Scontro fra 2 taxi a Genova: 20 feriti!
Inserzione giornalistica: Indiani in riserva cercano disperatamente distributore di benzina.
secondo me Claudio non è poi così leso…Pirts invece è preoccupante insieme ad Emilio (e la sua fedele scimmia!)
ricordatevi di queste parole:
“un giorno diventerò anche io come Emi..”
sono d’accordo con mister refree anche se io mi sarei messo dopo mio cugino! ma fa niente
io non ho nessuna scimmia!
Un memento per Mr Referee, che avrà certamente da farsi perdonare da “Luchino”…. cmq quoto quello che scrive Vale, che nel suo ultimo commento ci ha fatto sognare. (dai Vale…magari un giorno si avvererà, e magari sarai onorato di curare tu i feriti)
Questa sera ci sarò anche io.. accompagnato da Batman..
ecco un piccolo articolo che dovrebbe farvi riflettere..
Repubblica — 11 marzo 2004
pagina 13 sezione: CRONACA
ROMA – Le formiche sono molto brave a evitare gli ingorghi, anche quando l’ istinto le porterebbe ad affollarsi sulla stessa strada per raggiungere il cibo. Uno studio pubblicato qualche giorno fa da “Nature” spiega la loro strategia. Se la pista che conduce allo zucchero a un certo punto si biforca, la fila indiana tenderà a seguire un unico percorso: quello scelto dalla formica che per prima ha scoperto il cibo. L’ esploratrice infatti avrà marcato la pista con sostanze odorose – i feromoni – che aiutano le formiche successive a ripercorrere i suoi passi. Ma quando l’ affollamento diventa eccessivo (i ricercatori di Francia, Belgio e Germania hanno ristretto sempre più il sentiero che portava allo zucchero), urti e spintoni inducono le formiche più intraprendenti a lasciare la via certa per l’ incerta. Risultato: la circolazione si distribuisce equamente sui due percorsi e gli insetti possono raggiungere il cibo con il minimo ingorgo.
e ricordate sempre che:
“A moe di belinoin a l’è de longo graia.”
Iron man.
si avvicina la partita di nà…la partita di natà….la PARTITA DI NATALEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!
ciao gabry e buon natale a tutti
Voglio l’articolo della partita di Natale!!!!
anche pirts vuole articolo di natale!
complimenti ad andre che ha scritto una cazzata piu lunga dellìarticolo! cosi gia devo finire l’articolo della partita! il comento di andre lo leggero forse natale prossimo
Buone Feste!!!
e se all’articolo della partita di natale si aggiungessero le pagelle non sarebbe tanto male.. magari ogni capo squadra potrebbe compilare quelle relative ai suoi compagni..
anyway..
=Bughe In Scabecio=
Ingredienti:
-bughe non troppo piccole
-alcune cipolle
-aglio
-scalogno
-olio d’oliva
-aceto di vino di ottima qualità
-foglie di alloro e di salvia
-sale
Preparazione:
Pulire, lavare e friggere nell’olio le bughe, poi salarle e lasciarle raffreddare. Rosolare in un po’ d’olio le cipolle tagliate finissime, lo scalogno e spicchi d’aglio interi; unire qualche foglia di alloro e di salvia. Versare nel recipiente una quantità di aceto che possa poi ricoprire tutti i pesci e farlo bollire per pochi minuti. In recipiente adatto sporre le bughe a strati, poi versarvi l’aceto caldo, badando che i pesci siano ricoperti dal liquido. Se l’aceto è fatto solamente con buon vino e se si ha cura di tenere i pesci coperti di liquido, questa preparazione si conserverà per parecchi giorni.
per concludere..
“Quande e balle vëgnan ciù longhe do belin , lascia perde a guersa e attacchite a-o vin.”
Iron man
BUON NATALE!
ora vado ad aiutare Emi a mettere la stella sull’albero..
ehm… panettone is on the table!
And everybody’s drinking moscatoes…
auguri al mio colelga Pirts