Feb 25 2014
La nostra prima crociera
Questo articolo vuole essere il resoconto della nostra prima crociera, un po’ per ricordo, un po’ per la speranza di dare qualche utile indicazione a chi a sua volta si accinge ad iniziare la propria prima crociera.
Innanzitutto gli “estremi del viaggio”: crociera con Costa Mediterranea, dal 19 al 29 agosto 2012, partenza da Savona, io, mio marito e la nostra bimba di 4 anni appena compiuti.
Premetto che noi non ci siamo mai considerati tipi da crociera, siamo piu’ il tipo del “turista fai da te”. Solitamente pianifichiamo molto e prenotiamo in agenzia gli spostamenti, l’eventuale affitto auto e magari anche qualche notte in hotel, ma come spirito siamo piu’ tipi a cui piace andare da soli, decidere noi dove e quanto fermarci, e in generale di una vacanza ci piacciono piu’ gli aspetti naturalistici, il girare per le citta’ e non siamo particolarmente interessati al cibo, alle attivita’ di animazione turistica, a cocktail e discoteche, e non solo da quando c’e’ la bimba. Non sono quindi questi i motivi per cui abbiamo scelto di fare finalmente una crociera.
Il motivo principale e’ stato la comodita’ che la nave partisse dalla nostra citta’, Savona: per una volta avremmo potuto fare una vacanza senza neanche un minuto di viaggio, senza guidare, senza rischiare code in autostrada e senza quindi stancarci. Un altro motivo e’ che purtroppo nostra figlia mangia pochissimo o meglio poco variato: ogni volta che si esce con lei e’ uno stress ordinarle qualcosa da mangiare. Abbiamo pensato che in crociera c’e’ una grande varieta’ di cibi a buffet e quindi sarebbe stato piu’ facile trovarle qualcosa.
Ho fatto questa premessa perche’ almeno potrete piu’ facilmente “pesare” i miei giudizi.
Ma cominciamo con ordine: innanzitutto ecco il nostro programma:
il 19: partenza da Savona alle 17
il 20: navigazione
il 21: a Malaga dalle 12 alle 18
il 22: a Casablanca dalle 7,30 alle 21,30
il 23: a Cadice dalle 9 alle 19
il 24 e il 25: a Lisbona dalle 9 del 24 alle 19 del 25
il 26: navigazione
il 27: a Valencia dalle 12 alle 19
il 28: a Barcellona dalle 8 alle 13
il 29: arrivo a Savona alle 9
Ed ora le prime cose apprese e che possono tornare utili:
avendo la fortuna di abitare nel porto di imbarco, mio marito ha portato i bagagli gia’ al mattino: avevamo a disposizione 2 bagagli a testa, bimba compresa, sebbene lei abbia pagato solo le tasse portuali (l’agenzia ci aveva fornito le etichette con nome e codice a barre da attaccare ai bagagli). Gli hanno dato un numero di imbarco. Dopodiche’ noi potevamo imbarcarci dalle 13 alle 16. In effetti penso sia meglio imbarcarsi appena possibile, ma noi ci siamo imbarcati all’ultimo, verso le 15,45. Entrati al terminal chiamano in base al numero di imbarco, e noi abbiamo avuto la fortuna che appena entrati hanno chiamato il nostro numero. In effetti non mi e’ chiaro come sia possibile che il tempo di imbarco sia di 3 ore, ma ti chiamino per numero: in effetti piu’ persone hanno lo stesso numero, quindi forse continuano a chiamare i numeri a rotazione fin dalle 13. Ovviamente si possono portare con se’ come bagaglio a mano alcune borse o zaini, macchine fotografiche, pc portatili, videocamere, ecc. E anche il passeggino l’abbiamo dovuto portare a mano, non ce lo hanno imbarcato al mattino.
Teoricamente non si possono portare a bordo cibi e bevande (oltre ovviamente ad armi e simili!), ma almeno con noi non sono stati troppo ligi: io ho imbarcato senza che mi dicessero nulla 2 flauti del Mulino Bianco, un paio di succhi di frutta e 2 bottigliette d’acqua da mezzo litro. Si passano un po’ di controlli ai raggi x, dopodiche’ ti fanno passare davanti a un finto timone e ti fanno la foto di rito, che poi troverai esposta in un’apposita bacheca sulla nave e potrai acquistare, stampata 20 x 25, per ben 14,99 euro!!
Fatta la foto, poiche’ la nostra nave non era ormeggiata proprio attaccata al terminal, un autobus ci ha portato “da lei” e li’ altro controllo dei documenti e ritiro della carta d’imbarco, con fotografia stavolta non a scopi commerciali, ma di servizio: in pratica abbinano la carta d’imbarco alla foto: in questo modo ogni volta che si scende e si sale e’ sufficiente consegnare la carta Costa (nominativa, che si trovera’ sul letto in camera, in quanto all’inizio del viaggio le cabine sono tutte aperte) e loro verificano la foto, senza dover consegnare ogni volta anche il documento d’identita’. In questo modo sanno anche sempre chi e’ a bordo e chi no.
Saliti a bordo, ovviamente nella parte centrale della nave, tutti si dirigono agli ascensori: il numero della cabina lo si aveva gia’ sui biglietti, quindi si conosce anche il piano, o meglio, il ponte.
Naturalmente un gran casotto! Forse imbarcandoci prima ce lo saremmo risparmiato, non saprei.
La carta Costa che come dicevo si trova all’arrivo in cabina, serve anche per aprire e chiudere la cassaforte e per sostituire i soldi a bordo: nei piani principali ci sono delle macchinette presso le quali e’ possibile associare la carta Costa alla propria carta di credito: in tal modo per ogni spesa a bordo (bevande, escursioni, acquisti nei negozi, ecc) bastera’ dare la propria carta Costa e firmare una ricevuta (di cui lasceranno copia) per trovarsi poi tutto addebitato a fine crociera sulla carta di credito. Se invece non si vuole usare la carta di credito, occorre lasciare un deposito di 150 euro a testa, come un credito prepagato: quando lo si sara’ esaurito occorrerra’ ricaricarlo, se invece ne avanzera’, ovviamente la differenza verra’ restituita.
Attenzione perche’ non c’e’ altro modo di pagare a bordo: non vengono accettati bancomat o carte prepagate: l’unico modo e’ la carta Costa e le uniche modalita’ per mantenerla valida sono i contanti e le carte di credito “tradizionali”. Comunque a quanto ho capito non c’e’ bisogno di precipitarsi subito alle macchinette: ci sono 48 ore di tempo e nel frattempo si possono comunque addebitare le spese sulla carta Costa: non posso pero’ garantirlo, perche’ io l’ho associata prima di effettuare il primo acquisto.
Oltre alla carta Costa, in cabina si trova anche il Today, vale a dire il giornalino di bordo, con tutte le informazioni sugli orari dei vari servizi (ristoranti, piscine, ecc), sugli spettacoli, sulle promozioni nei negozi e simili. Vi sono poi alcune pagine con qualche informazione sulle citta’ in cui si sbarchera’ e il modulo delle escursioni possibili, con costi e descrizione.
A mio avviso le escursioni sono piuttosto care, anche perche’ i bambini pagano gia’ dai 4 anni compiuti. Per questo motivo noi abbiamo deciso di farne solo una, a Casablanca. Tanto per dare un’idea, un’escursione di 5 ore costa sui 50 euro a testa per gli adulti (35 per i bambini dai 4 ai 12 anni), mentre una di 12 ore costa sui 120 euro a testa (80 per i bambini): in pratica se noi avessimo dovuto farne una per citta’ credo che avremmo speso tranquillamente 1700-1800 euro!!
Il mio consiglio e’ quindi di informarsi su dove si trova il porto rispetto alle mete turistiche della citta’ e organizzarsi in proprio. Almeno noi abbiamo fatto cosi’ e non ce ne siamo pentiti.
Inoltre nei porti dove il punto di sbarco non si trova vicino alla citta’, viene predisposto un servizio di navetta, al costo di 6 euro a testa per andata e ritorno (la bimba non ha pagato, ma non so fino a che eta’). Si trovano le informazioni sul Today del giorno prima e i biglietti si comprano a bordo, non solo all’Ufficio Escursioni, ma anche ai bar e all’Ufficio Clienti fino al momento di sbarcare. Le navette ci sono continuamente ogni 15-20 minuti e viene comunicato l’orario dell’ultima valida per il rientro.
Un’altra cosa che si trova sul letto e’ la emergency drill card: anche questa e’ una carta nominativa che occorre portarsi dietro e consegnare all’esercitazione d’emergenza che si fa poco prima di salpare, nel nostro caso alle 16,30. E’ obbligatoria e la riconsegna della emergency drill card e’ la prova che si e’ partecipato. In pratica quando si sentono 7 fischi fortissimi, occorre andare in cabina (noi ci eravamo arrivati da poco), indossare il giubbotto di salvataggio e poi recarsi al punto di ritrovo, semplicemente seguendo le indicazioni del personale, che si trova lungo tutti i corridoi. In pratica si verra’ disposti uno a fianco all’altro lungo le fiancate della nave e si restera’ li’ circa un quarto d’ora, mentre verra’ spiegato in tutte le lingue cosa si fara’ in caso di emergenza (come si sale sulle lance, ecc). Dopodiche’ si e’ liberi di andarsene.
Passiamo ora al cibo: l’unica cosa fissa e’ la cena, che si puo’ fare solo al ristorante (gia’ compresa nel prezzo, ovviamente) o al turno delle 19 o a quello delle 21,30. Solitamente e’ l’agenzia a chiedere in anticipo a che ora si desidera cenare. Una volta fissato l’orario non si potrebbe piu’ cambiare (in realta’ se lo si richiede motivando la cosa, cercano di venirti incontro, ma ovviamente solo una volta, non e’ che uno puo’ cambiare continuamente orario). Comunque in cabina si trova un biglietto con orario della cena e numero del tavolo, che rimarra’ uguale per tutta la crociera, compresi quindi gli eventuali “compagni” di tavolata. Credo che cerchino di “combinare” le persone con un po’ di buon senso, infatti noi eravamo al tavolo con un’altra coppia che aveva una bimba di quasi 3 anni. La temperatura al ristorante varia abbastanza in base ai punti: noi per fortuna stavamo bene anche con le maniche corte, senza giacca o scialle, mentre in altri punti l’aria condizionata si sentiva davvero parecchio.
La colazione e il pranzo hanno invece orari piu’ variabili: entrambi si possono fare al ristorante principale, senza pero’ mettersi necessariamente allo stesso tavolo della cena, oppure al ristorante a buffet o ai servizi a buffet vicino alle piscine. Gli orari vengono comunicati di volta in volta sul Today: in generale comunque il ristorante principale e’ aperto dalle 7,30 alle 9 e dalle 12,00 alle 13,30, mentre gli altri consentono di fare colazione anche fino alle 10 (a volte fino alle 11) e il pranzo dalle 12 alle 15. Gli orari ovviamente dipendono dall’ora di arrivo in porto: se si arriva alle 7,30 daranno la colazione gia’ dalle 6,30, ma magari solo fino alle 9, se si naviga si potra’ fare colazione fino alle 11, ma magari non prima delle 8.
In caso di ripartenze dal porto piuttosto tardi, con escursioni che rientrano dopo le 19, vi e’ la possibilita’ di cenare anche al ristorante a buffet, magari dalle 20,30 alle 21,30 (altrimenti chi aveva il tavolo alle 19 rimarrebbe senza cena). Comunque praticamente sempre, dalle 12 alle 22,30 e’ aperta la pizzeria che consente di prendere a buffet fette di pizza margherita e di un altro tipo che varia di volta in volta. Si tratta pero’ solo ed esclusivamente di pizza. Infine solitamente dalle 16 alle 17 (indipendentemente dal fatto che si sia in porto o in navigazione) si puo’ prendere il te’ con torte e biscotti.
Per quanto riguarda gli orari a disposizione per visitare le citta’, essi vanno da praticamente l’orario di arrivo (a volte addirittura prima, nel senso che magari si arriva con un po’ di anticipo e si puo’ sbarcare subito) a mezz’ora prima dell’orario di ripartenza: per fare un esempio l’orario a Malaga era dalle 12 alle 18: in realta’ alle 11,50 stavamo gia’ scendendo dalla nave, ma entro le 17,30 dovevamo essere a bordo.
A bordo ogni sera ci sono degli spettacoli di vario genere (ballo, canto, circo, imitatori, comici, ecc) che si svolgono nel teatro. Gli spettacoli vengono ripetuti due volte, in pratica durante i 2 turni della cena, in modo che chi ha il secondo turno per la cena possa andare al primo dello spettacolo e viceversa. Però non c’è un controllo: se una sera è aperto il buffet e chi ha il secondo turno per la cena va a mangiare al buffet e finisce prima, può andare allo spettacolo che è pensato per chi ha il primo turno di cena.
Noi siamo stati scandalosi e in tutta la crociera siamo riusciti a non andare nemmeno ad uno spettacolo! Il fatto e’ che salivamo a bordo dopo la sosta, ci facevamo una doccia e poi Alicia, ma anche noi, ci volevamo rilassare un po’ in cabina, magari guardandoci un po’ di TV o un film sul computer, e veniva gia’ l’ora di cena, e lo spettacolo era bello che andato!
Poi sulla nave ci sono varie sale dove sedersi a bere qualcosa (bevande e cocktail non sono comprese, a meno che non si sia fatto l’all inclusive), ci sono piccole piste su cui ballare, discoteca, pianobar, un piccolo casino’, una sala coi videogiochi e cose simili.
Noi ripeto siamo ben poco mondani: a parte un giretto ogni tanto, alla fine ce ne tornavamo a nanna, anche perche’ finendo di cenare alle 23, con una bimba di 4 anni e l’indomani mattina lo sbarco anche alle 8 o alle 9, capite che non ci rimanevano troppe alternative.
Non sto ad addentrarmi nei dettagli delle citta’: posso solo dire che il gito mi e’ piaciuto moltissimo:
ho trovato una bella citta’ Malaga (abbiamo usufruito della navetta Costa),
e’ stato interessante vedere un pochino Casablanca (piu’ che altro la sua moschea e un paio di altri punti)
mi e’ piaciuta molto Cadice (che si gira tranquillamente a piedi in un giorno, noi siamo persino risaliti a bordo a fare il pranzo, visto che la nave e’ attraccata proprio in centro citta’)
e mi e’ piaciuta tantissimo Lisbona, che secondo me abbiamo potuto vedere gia’ bene in 2 giorni pieni (bellissima l’idea di fermarsi in porto la notte e poter dedicare 2 intere giornate a questa citta’). Tra l’altro la nave ha attraccato proprio di fronte a una stazione della metro, quindi e’ stato molto comodo e abbiamo fatto il biglietto valido per tutto il giorno.
Anche Valencia non l’avevo mai vista e con un’intera giornata abbiamo potuto vederla abbastanza (anche qui navetta Costa),
mentre fortunatamente eravamo gia’ stati a Barcellona, 3 giorni, perche’ e’ una citta’ molto bella e con tantissimo da vedere e la sosta qui e’ davvero troppo breve: si fa giusto la rambla principale, ma non si puo’ certo dire di aver visto Barcellona.
Nel complesso l’esperienza crociera mi e’ piaciuta e sicuramente la ripeteremo.
I grossi vantaggi per noi sono stati quelli che accennavo all’inizio: niente “viaggio”, nessuno sbattimento per mangiare e far mangiare Alicia, la possibilita’ di vedere tanti posti diversi pur con una bimba piccola e senza dover disfare e rifare i bagagli ogni 2 giorni, il fatto di vedere posti che altrimenti magari non avremmo mai visto (non credo saremmo mai andati come meta a Casablanca, non per qualche pregiudizio o perche’ abbiamo qualcosa contro, semplicemente perche’ non e’ tra il nostro genere di vacanza preferita e siccome le ferie sono poche e in posti in cui vorremmo andare prima tantissimi, non credo che riusciremo ad esaurirli tutti).
Per il mio gusto ha anche degli aspetti negativi: a volte poca liberta’ negli orari dei pasti (in questo senso mi ero trovata meglio nell’unico villaggio in cui sono stata, nel 2001 a Sharm El Sheik), arredamenti molto kitch (non so se si scrive cosi’), ma ovviamente questo e’ il meno, molta, troppa gente in piscina e negli spazi comuni, di cui una buona parte, purtroppo, alquanto maleducata; del tipo che non rispetta la coda e ti passa davanti, ti spinge, oppure rimane imbambolata in mezzo al corridoio bloccando il passaggio, o urla e schiamazza e si tuffa in piscina schizzando tutti (c’e’ scritto ovunque che e’ vietato), o se ne gira in costume (essendo tutt’altro che un bello spettacolo) al buffet (cosa anche questo vietata), o ancora prende al buffet montagne di cibo che poi abbandona sul tavolo avendone consumato neanche la meta’.
Insomma, in crociera ho visto proprio la grossolanita’ di alcune persone. Non capitemi male, innanzitutto non tutti sono cosi’, ma si sa, si sente piu’ uno che urla, che mille che stanno zitti. E poi non sto dicendo che dipenda dalla crociera: e’ che in crociera te ne accorgi perche’ sei comunque in un luogo circoscritto con sempre le stesse 2-3mila persone.
Pero’ questi sono aspetti marginali, che non sminuiscono i vantaggi che dicevo prima.
Per cui nel complesso consiglio a chiunque una crociera: ognuno potra’ concentrarsi maggiormente sugli aspetti a lui piu’ consoni.
Ah, dimenticavo: per sbarcare l’ultimo giorno, la sera prima viene lasciato in cabina un orario: noi siamo sbarcati presto, verso le 9, ma c’era anche chi doveva aspettare fino alle 12.
Penso sia importante saperlo per chi ha un volo, un treno o altro per tornare a casa.
Per fortuna non era il nostro caso, visto che siamo sbarcati a 5 minuti da casa.
Un’ultima nota di orgoglio: il porto di Savona e’ davvero bello, nel senso che arrivi proprio con la nave sotto la Torretta e da sopra la nave vedi tutta via Paleocapa e il Priamar. Ok, non sara’ nulla di eccezionale, ma puoi scendere e sei gia’ in citta’, mentre in porti molto piu’ blasonati quando arrivi ti ritrovi in mezzo ai container a 5-10 km dal centro (vedi discorso navetta).
Non per niente la Costa ha un suo Palacrociere proprio a Savona e da quando la Costa parte da Savona, la citta’ ne ha sicuramente guadagnato.