Feb 15 2009

QUIVER 09

Scritto da sotto Surf

Ormai l’inverno è quasi terminato, e la primavera porterà le condizioni ideali per la pratica del surf: sole, temperature miti e naturalmente le onde!

Voglio così presentare il mio quiver (per chi non lo sapesse,  il quiver è l’insieme delle tavole a disposizione di un surfista) per il 2009.

Cominciamo dagli skimboard: dopo la rottura del mio mitico Surftech, tutto il peso della categoria ricade sul “Grammudrentu Proboard” shapato per me direttamente dal leggendario Gilles di Varua, del quale potete leggere tutto nell’articolo del settembre 2008 nella categoria “surf”. Oltre a “lui” posso usare qualche woodie o un ’43 per le giornate veramente piatte.

Bodyboard: ultimamente esco in boogie solo quando le condizioni sono veramente adatte, quindi non ho sentito il bisogno di rinnovare questo settore, in cui spiccano il Manta Pro model “Paul Roach” ’43 , tavola specialistica per il dropknee, e il BZ “Cavin Yap Blackball” ’48 (immenso) tutto dedicato allo standup, al quale recentemente ho montato due pinnette da 3′ per poterlo utilizzare con onde superiori al metro e mezzo.

Surfboard: cominciamo con i piccoli calibri, ultimo acquisto è un fish retro della Awali, brand australiano da 5,11′ con le due pinne resinate, molto largo e spesso, per uno stile fluido e old school ottimo nelle onde piccole della stagione estiva. Sempre in uso il vecchio Long Fanatic 9 piedi, indistruttibile e con il set up thruster, ottimo per onde ripide ed affollate tipo Varazze. Altro 9 piedi è il Phil Edwards shapato da Hobie a cui ho dedicato un intero articolo nella sezione surf e, con le dovute cautele, è ottimo per le giornate alle Acque Calde od al Letimbro quando le onde sono tra il mezzo metro ed il metro: old skool rules!!! Per onde più impegnative ma con stile classico, posso ricorrere ad un Awali 9,6 in epoxy con pinna centrale da 9 pollici e due laterali FCS “Kelly Slater”, con una grande facilità di remata ma nel contempo un discreto rocker, che gli permettono partenze ritardate e curve strette ( per un 9,6!!!) ottimali per gli Arci, dove la manovrabilità è un requisito imprescindibile. Last but not least, il mio ultimo amore, un Takayama “model T” 9,6 x 19 x 22 7/8 x16 x 3 1/16 equipaggiato di una pinna Takayama  ad “accetta” da 9 pollici. Mi ha già dato immense soddisfazioni quest’inverno, con surfate old style su tutti i tipi di onde ed in tutti gli spot della zona, con quel feeling giusto che solo una scultura in polyestere può regalare. Shapato completamente a mano dal mitico Donald Takayama, si abbina alla perfezione alla propria pinna, infatti dopo averne ruotate sei, sono tornato alla combinazione originale, ottimo compromesso tra versatilità e direzionalità.

Direi che per stavolta è tutto, vi aspetto in mare per due chiacchiere tra un’onda e l’altra!

Aloha and stay wet!

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Feb 09 2009

Skating Club Savona vs. Lepis Piacenza 6-4

Scritto da sotto Hockey

Ottima prestazione dello Skating nell’ultima partita casalinga del campionato di serie B di hockey in line 08/09. Contro la squadra terza in classifica, mentre i liguri sono quarti, le orche hanno sfoderato una performance di alto livello, partendo dal portiere Claudino “a Miaggia” Bermano fino all’attacco questa volta pungente, senza dimenticare la difesa, reattiva e determinata a bloccare tutti gli avversari.

La partita è stata sempre in controllo per i savonesi, andati in vantaggio con Anthoine e Esposito, due vere spine nel fianco della difesa piacentina, mentre il terzo goal è stato di Parodi, abile a sfruttare un’indecisione del portiere avversario, di chiaro stampo “pistaiolo”; da notare che per quanto visto nel riscaldamento, pareva più preparata il backup dei padani, dotata sicuramente di uno stile più consono ai bisogni dell’inline. Protagonista di tutto il primo periodo, anzi di tutto l’incontro, è stato l’arbitro che ha fischiato ogni cosa, punendo anche l’intenzione e obbligando gli special teams agli straordinari.

Proprio grazie a questa girandola di penalità i piacentini sono riusciti a violare per due volte la gabbia dell’incolpevole Bermano, che prodigandosi in interventi  miracolosi portava la propria compagine ancora in vantaggio all’intervallo.

L’inizio del secondo tempo, per uno scherzo del tabellone, costringeva le squadre ad un vero minuto di raccoglimento dedicato dal capitano savonese al caro e vecchio hockey, nel quale la fisicità era ancora un valore aggiunto e non una cosa da punire ad ogni costo.

Nella seconda frazione, nonostante una grande correttezza in pista, le penalità erano ancora il vero leif-motiv della partita, con i liguri che annullavano tutti i powerplay avversari, talvolta addirittura doppi. Il Savona andava ancora a segno con Esposito, dovendo poi subire la doppia segnatura degli avversari, mai domi. La vera svolta era poi la marcatura di Borreani che, scontata la penalità, si trovava dietro la difesa avversaria e, imboccato da un lancio di Monaco, scartava il goalie piacentino e ristabiliva le distanze. A questo punto, prima il Savona perdeva per penalità (dieci minuti) Esposito, costringendo i difensori agli straordinari, poi andava ancora a segno con Paolo Anthoine, poi punito per aver esultato “in faccia” agli avversari. Grazie alla maggiore esperienza i savonesi riuscivano poi a tenere le redini del gioco finendo il match in doppio powerplay, facendo esaurire il tempo senza rischi.

Buono il bilancio degli scontri casalinghi, con lo Skating vittorioso in tre incontri su cinque, finendo all’inseguimento del Piacenza per la terza posizione. Un plauso speciale a tutti i dirigenti, i medici ed al pubblico tutto.

Pagelle

Bermano C.: PARTITONE! Tonico, reattivo, bello…non esageriamo! Vero baluardo della porta, incolpevole sulle reti avversarie, para il 98,7% dei tiri piacentini firmando una prestazione mitica della “Miaggia”: 9

Monaco: una partita da mediano, sacrificato per annullare le due “stelle” del Lepis. A causa del valzer delle penalità sta in campo gli ultimi 7 minuti, apportando ordine, esperienza (vista l’età!) e qualche malizia; gallina vecchia fa buon brodo! 7

Esposito: grintoso e determinato, con il proprio ubriacante dribbling semina scompiglio e sconforto nelle linee nemiche; purtroppo viene penalizzato dall’arbitro che gli assegna ben tre penalità e quindi l’automatico dieci minuti: 8

Tassinari: qualche incertezza nei primi minuti, subito tamponata e cancellata dalla solita prestazione difensiva autoritaria: 7 e mezzo

Bermano V.: utilizzato in attacco e in tutti gli special teams, si destreggia in ogni situazione come un vero factotum: 8

Anthoine: schierato con un minutaggio altissimo, risponde con autorità alla chiamata, andando a segno due volte  e, in difesa e penalty, chiudendo tutti i varchi alle punte avversarie: 8

Borreani: goal stupendo a parte, una prestazione ottima sia in difesa che in attacco, con grande esperienza e maturità: 8 e mezzo

Parodi: cinico in fase realizzativa e veloce nel pattinaggio riesce a inibire le uscite dei padani, permettendo alla difesa di schierarsi sempre nel modo migliore: 8

Salzano: entra solo nel finale per una manciata di secondi, riuscendo quasi a segnare e vincendo un’importante ingaggio. Ormai pronto per la maglia da titolare: 7

Pubblico: anche senza Elena e Laura i presenti tengono alto il livello dei decibel portando letteralmente alla vittoria lo Skating! In una scala da uno a dieci: 11

Skating club Savona 09

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Feb 01 2009

Novi vs. Skating Club Savona 9-3

Scritto da sotto Hockey

Stregato per il Savona il campo di Monleale, anche se questa volta utilizzato come impianto di casa dal Novi, vista la non praticabilità del proprio palazzetto. Si è così tenuta sull’odiata pista dello Sportleale questa partita che vedeva sulla carta fortemente avvantaggiati i padroni di casa.

Effettivamente il match non è mai stato in discussione con i piemontesi subito a segno al quarto minuto e poi quaranta secondi dopo, con la difesa ligure allo sbando. Ancora a segno i bianco-rossi al nono, al decimo ed al tredicesimo minuto, con un’incolpevole Claudio Bermano che vedeva la propria porta bersagliata dai tiri avversari.

Bisognava aspettare il quindicesimo minuto per vedere una reazione delle Orche, con Monaco che con una caparbia azione riusciva a violare la gabbia avversaria. A cinque minuti dall’intervallo una rimonta sembrava così impossibile e il coach decideva quindi di far fare esperienza ai giovani, schierando due linee complete, utilizzando così tutto l’organico a disposizione.

Nel secondo tempo il copione non mutava con il Novi ancora a segno per due volte e il clima dell’incontro più simile ad una amichevole che ad un match di campionato, anche a causa di una certa mancanza di mordente da parte dei savonesi. Finalmente qualche sprazzo di buon gioco dei nero-fucsia portava Esposito in rete, subito imitato dal powerplay piemontese che sfruttava una ghiotta occasione fornitagli da Valerio Bermano (ritardo del gioco). Era poi la volta del numero 4 del Novi, Gastaldi, di completare la sua quadrupletta (?) seguito a ruota dal savonese Anthoine che metteva fine alle segnature a due minuti dal termine. Restava ancora tempo per Monaco, che, per non smentirsi, si vedeva appioppare due minuti per carica a gomito alto.

In sostanza una partita piacevole con un clima disteso, come testimoniano le pochissime penalità, con i piemontesi sempre in pieno controllo del match ed i liguri sottotono e poco attenti, forse anche per i postumi di influenze ed infortuni, ma con una difesa poco vigile ed un attacco sterile; unica nota positiva è stato il powerplay, che con una statistica di uno su due tentativi lascia presagire buoni margini di miglioramento.

Pagelle

Bermano C.: nonostante il pesante passivo, buona prestazione su una superficie difficile. Sprazzi di alta scuola ma anche alcune distrazioni: 6

Monaco: dolorante e reduce dalla malattia non è lucido e talvolta perde la marcatura ma l’impegno è buono: 5

Esposito: poco mordente e soffre il fondo. Schierato in difesa non usa il fisico e pare un poco affaticato; buono nelle ripartenze ed in fase assist: 6

Tassinari: prestazione opaca, poca grinta contro i “giganti” piemontesi, non il solito gladiatore: 5 e mezzo

Bermano V.: gioca un tempo in attacco ed uno in difesa a fasi alterne, talvolta risulta avulso dal gioco ma è chiamato ad una partita di sacrificio: 6

Anthoine: non gradisce il fondo e riceve pochi lanci ma si dà da fare a tutto campo: 6

Borreani: chiamato a coprire i buchi della difesa si perde in attacco sempre marcato bene dagli avversari. Tanto impegno ma scarsi risultati: 6

Parodi: molto tonico ma sovrastato dalla potenza fisica degli avversari, si incaponisce nel dribbling: ottimo per impegno ma ancora “acerbo” in fase costruttiva: 6 e mezzo

Salzano: dentro per quasi tutto l’incontro, è la vera nota positiva per il Savona che acquista un giocatore ormai pronto per il campionato. Qualche rifinitura e potremo sperare di chiudere sempre almeno due linee: 7

Pubblico: molto più rumoroso e numeroso di quello di casa! Grande tifo nonostante la manifesta inferiorità, avrebbe meritato maggiore impegno da parte degli atleti. Un plauso speciale alla fan n.1 di Borreani, la mitica Elena!!!

Appuntamento a Domenica 8 febbraio per l’ultima partita interna del campionato contro il Piacenza: Zinola ore 16 : intervenite RUMOROSI!!!

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Gen 31 2009

XL 883 “GIDGET”

Scritto da sotto Harley Davidson

Eccoci finalmente a presentare la mia personale Harley Davidson! E’ uno sportster del 1994, anche se già modello ’95, cilindrata 883 con cambio a 5 marce e finale a cinghia. L’ho acquistata nel 1997 da una simpatica figliuola di Alassio che, in tre anni, aveva percorso la stratosferica cifra di 1800 km!!!

Dopo aver percorso qualche centinaio di miglia con l’assetto originale, ho cominciato a modificarla un poco seguendo i dettami dell’epoca: ammortizzatori Progressive ribassati, serbatoio enorme con tappo aeronautico, Hypercharger  e Supertrapp due in uno. Tutto ciò con le sue brave borse “genuine” H.D. e con una colorazione full nero opaco molto teutonica (cerchi compresi).

Siccome ho sempre amato  i “fifties” e la cultura Hot Rod, appena ho potuto ho cominciato le modifiche in questa direzione: prima di tutto via il serbatoio, prontamente rimpiazzato da un fat bob con strumentazione old style e verniciatura nera con scallops metalflake eseguite con la solita maestria da Luciano “il Tedesco”. Una tagliatina al parafango post con fanalino ford station wagon del ’46, parafango anteriore che viene cestinato, apehanger medio, impianto elettrico MOLTO semplificato, nacella dello sportster del ’57 con fanale springer. Completano il quadro due pneumatici molto old (il posteriore con la sua brava fascia bianca) un filtro aria tipo S & S con filtro lavabile, sella tuck and roll bianca come le manopole a botticella e due belle drag pipes bianche con bende nere molto Hot Rod con finalini autocostruiti (San Tornio!!!) in ottone.

La strada è ancora lunga per la versione definitiva, anche perchè l’unico vincolo imposto è quello di utilizzare solo pezzi di recupero o autocostruiti in vero stile “ligure” ( son palanche!!!), ma questa è la moto della vita, quella con cui mi sono sposato, e quindi ho ancora molto tempo per perfezionarla, o almeno spero!

Il nome Gidget deriva dal primo film sul surf del 62, che vedeva come protagonista una ragazzina (Sandra Dee) che si appassionava a questo sport praticandolo contro tutte le regole della società del tempo; Gidget era il suo nickname, ottenuto unendo le parole girl, ragazza, e midget che significa “in miniatura”. Questa pellicola, in cui figurava anche Miki Dora, fece conoscere al grande pubblico il surf facendolo diventare sport di massa, ponendo termine alla fase pionieristica della disciplina.

Ecco le foto, anche se un po’ datate. Seguiranno appena possibile quelle della versione attuale

Gidget lato sinistro 2Febbraio2007

Gidget tappo 2Febbraio2007

Gidget lato destro 2Febbraio200

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Gen 25 2009

Skating Club Savona vs. Hot Wings Milano 3-1

Scritto da sotto Hockey

Vista l’assenza di Monaco la recensione tocca a noi … che onore!
Come richiesto, vedremo di essere sintetici.
In campo, causa epidemia influenzale, una squadra leggermente diversa dal solito gioca Mazzetta e si festeggia il ritorno di Chiale!
Capitano al posto di Monaco, Anthoine.
Arbitro: sempre lo stesso!
Vittoria meritata.

Il primo tempo non fa ben sperare … dopo circa 10 minuti un dischetto colpisce Pellegrino M. al volto, attimi di panico e preoccupazione, ma, prontamente medicata, dopo qualche minuto Marina riprende il suo posto e la partita va avanti.
All’undicesimo minuto gli avversari vanno in vantaggio.
A 5 minuti dalla fine del primo tempo si spengono alcune luci e l’arbitro ferma il gioco.
Dopo circa un quarto d’ora, finalmente, il gioco riprende e grazie alle numerose parate di Bermano C. e ad una rete segnata da Tassinari – che per tutta la partita si è spinto sovente in attacco – il primo tempo si conclude 1 a 1.

All’inizio della ripresa, Borreani, con un tiro dalla metà campo (mi suggeriscono loba loba con rimbalzo) porta in vantaggio la squadra.
Pochi minuti dopo anche Chiale mette il dischetto in rete.

Il secondo tempo prosegue in maniera un po’ confusa e con qualche attimo di nervosismo in campo.

Bermano C. continua imperterrito a proteggere egregiamente la rete, i numerosi ulteriori tentativi di attacco da parte del Savona non vanno a buon fine e la partita si conclude con il risultato di 3 a 1.

I falli fischiati dall’arbitro sono stati pochissimi, penalità: 2 minuti per Salzano e 5 per Tassinari.

BRAVI TUTTI! IN PARTICOLARE A BERMANO C. E TASSINARI!

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