Gen 28 2008

Busto Arsizio vs. Skating club Savona 6-2

Scritto da sotto Hockey

Seconda giornata di campionato serie B per il Savona, con un’impegnativa trasferta a Busto Arsizio contro una compagine di grande esperienza: infatti vi giocano due ultraquarantenni provenienti dall’hockey ghiaccio che a Milano è presente come sport da molti anni. I savonesi, pur con le solite attenuanti della cronica mancanza di giocatori e con il problema di trovarsi su di una superficie molto “grippante” e lenta a cui non sono abituati, non sono stati all’altezza della prestazione con il Monleale evidenziando alcune lacune di preparazione che si spera possano essere colmate in fretta.

Per i primi dieci minuti della frazione iniziale, le orche savonesi hanno degnamente tenuto il campo andando anche in vantaggio prima con Valerio Bermano e poi con Emilio Esposito. Poi i lombardi si sono svegliati, e grazie anche ad alcune penalità dubbie, sono riusciti a capovolgere l’andamento della partita fino ad un autorevole 5 a 2 alla fine del primo periodo. Nel secondo tempo, con qualche piccola modifica alle linee, i nero-fucsia savonesi sono riusciti a concedere meno agli agguerriti avversari, incassando un solo goal e creando parecchie occasioni per ridurre lo svantaggio, gettate via o ben parate dall’abile “goalie” avversario. Un vero peccato perchè questo match era alla portata dello skating contro una diretta avversaria per le posizioni centrali della classifica.

Pagella:

Claudio Bermano: Non al livello della partita di esordio ma comunque nettamente sopra la sufficienza; qualche difficoltà ad abituarsi al fondo ma gran autorevolezza negli interventi.

Guido Tassinari: il solito mastino, con alcune lacune in fase di costruzione; non si è fatto beccare in flagrante nonostante alcuni interventi considerati vietati anche dalla Convenzione di Ginevra.

Gabriele Monaco: l’età comincia a farsi sentire sulle piste con più grip, ma con un poco di malizia ed una quantità industriale di furia omicida non sfigura ancora.

Emilio Esposito: su un fondo che non gli permetteva di gestire il disco al meglio si è comunque ben comportato anche quando è stato spostato in difesa.

Valerio Bermano: buona prestazione suggellata anche con una marcatura. Giocatore polivalente, un vero jolly per l’allenatore.

Stefano Parodi: nonostante i segni della notte prima fossero ben evidenti, la grinta non è mai venuta meno (prima penalità per lui) . Un ottimo prospetto per il futuro.

Simone Chiale: molto bene nel primo tempo, è un pò scomparso alla distanza ma ha comunque tenuto bene il campo.

Marco Manuzio: ottimo l’impegno, manca un poco di freddezza davanti al portiere avversario, ma ha tutto il tempo per diventare un attaccante con i fiocchi.

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Gen 26 2008

SCUOLA DI BODYBOARD terza puntata: la prima uscita

Scritto da sotto Surf

Eccoci giunti al momento cruciale: la prima uscita. Avete tutta l’attrezzatura, tavola con paraffina e leash, pinne e, se è inverno la muta! Se invece fosse estate, ricordate che comunque è meglio indossare una lycra, una t-shirt o un jacket in neoprene leggero, perché la coperta della tavola dove appoggiate il petto è discretamente abrasiva e dopo poco vi ritroverete con la pelle irritata; in estate l’ideale è una lycra a maniche lunghe con protezione dai raggi u.v.a. (si trovano nei surf shop) che vi proteggerà anche dalle scottature. Bene … è arrivato il momento… non abbiate fretta, controllate bene dove i locali si tuffano, dove passano per prendere il largo, dove è la LINE UP (il punto dove partire con la tavola) e gli eventuali ostacoli; fate anche un minimo di riscaldamento muscolare saltellando e roteando le braccia. Prima di lanciarvi alcune raccomandazioni: innanzitutto dovete saper nuotare bene!!! Seconda cosa, anche se il mare è di tutti, nella pratica del surf esistono alcune norme utili per evitare incidenti e liti: prima di tutto risalendo verso il largo tenetevi fuori dalla zona di manovra dei surfisti, cioè passate esterni a dove le onde frangono, nel cosiddetto canale. Una volta raggiunta la line up, ricordate che esiste un diritto di precedenza: il surfista che parte da più al largo ha la precedenza quindi se c’è già qualcuno sull’onda non provate a prenderla: una tavola in testa può fare molto male! Ancora qualche raccomandazione: per la prima volta evitate zone molto frequentate, come Varazze, e cercate di restare nella zona più laterale dell’onda (detta “conigliera”) prendendo le onde scartate dai più bravi. Ci siamo … è il momento! Aspettate il momento giusto per tuffarvi, quando i set di onde sono appena passati e il mare è liscio. Non frapponete mai la tavola fra voi e l’onda e mentre nuotate verso il largo usate solo le pinne senza lasciare la presa della tavola; vedremo in seguito il DUCK DIVE, manovra per passare sotto le onde, quindi se ne arriva una grossa gettate la tavola di lato e tuffatevi sotto, la potrete recuperare con il leash. Giunti in posizione aspettate l’onda giusta: deve essere libera da altri surfers e possibilmente già schiumata: è la vostra prima volta, avrete tempo per sceglierne di grosse e cave! Quando la schiuma vi sta raggiungendo, nuotate al massimo verso riva tenendo il peso del corpo in avanti; quando sentirete che la tavola comincia a planare smettete la spinta e posizionate il corpo bene avanti sulla tavola (l’ombelico è sopra la coperta). Continuate a tenere bene il nose e cercate di andare fino quasi a riva e prima di spiaggiarvi gettatevi di lato dopo aver preso una boccata d’aria: trattenete il fiato e tuffatevi per fermarvi. Appena riemersi recuperate in fretta la tavola e velocemente mettetevi al sicuro fuori dalla zona di turbolenza: ora riposate e fermate questo attimo nella vostra mente … lo ricorderete per sempre!

Nella prossima puntata vedremo alcune manovre principali per poter curvare.

Aloha dal dottor Spugna.

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Gen 26 2008

Benvenuto Leo!

Scritto da sotto Hockey

E’ nato Leo, il secondogenito del nostro prode difensore scandinavo Orjan. Tutta la squadra si congratula con lui e soprattutto con la bella moglie Rossella (santa donna che lo sopporta!) per il lieto evento. Sperando che in futuro Leo e la dolce sorellina Zoe possano far parte della squadra dimostrando che buon sangue non mente!

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Gen 23 2008

SCUOLA DI BODYBOARD seconda puntata: le pinne

Scritto da sotto Surf

Ci siamo lasciati che avevate appena acquistato la vostra tavola, quindi ora vediamo il discorso pinne: ne avete drammaticamente bisogno! Solo quando sarete veramente bravi e solo se vi interesserà lo STAND-UP (andare in piedi) potrete pensare a non usarle; comprate delle pinne professionali! Le altre non spingono, fanno venire i crampi e si rompono in fretta, e che siano specifiche per il boogie perché anni di ricerca in questo campo vi aiuteranno a surfare meglio. Un buon paio dovrebbe costare sui 30 o 40 euro e se trattate bene durano anni; devono calzare giusto quindi perdete qualche minuto tenendole ai piedi e non abbiate fretta. Un accessorio utilissimo è il fermapinne o flip-saver: praticamente due lacci con velcro che evitano lo scalzamento delle pinne e conseguente perdita (non galleggiano). Se non volete affrontare tale spesa potete costruirne due con dei lacci, ma visto che non costano tanto, consiglio di comprarli perché sono più pratici. Seguite questo consiglio perché è frustrante dover tornare a riva perchè vi siete persi una pinna, e in condizioni impegnative, anche pericoloso. A questo punto dovete preparare la tavola: se possibile fatevi mettere il leash (laccetto che legherete al polso e vi permette di recuperarla quando cadete) dal negoziante, di solito lo fanno gratis. Infatti dovete bucare la tavola ed è meglio non sbagliare; se proprio volete farlo da soli procuratevi un cacciavite a croce, scaldatelo e conficcatelo da parte a parte in centro dieci centimetri circa dal nose, poi infilate le due parti una da sopra ed una da sotto ed avvitatele con una moneta. Montato il plug (attacco del leash) e legato il laccio con il cordino in dotazione, vi rimane da strofinare la coperta della tavola con un asciugamano intriso di acqua tiepida: ciò serve ad eliminare i residui di materia protettiva che è molto scivolosa. A questo punto passate una mano di paraffina da surf (fatevela omaggiare dal surf shop, con quello che avete speso!!!) e siete a posto. La prossima settimana vedremo come entrare in acqua ed alcune importanti norme per la vostra sicurezza.

STAY TUNED! Aloha dal dottor Spugna.

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Gen 21 2008

Skating club Savona vs. Sportleale Monleale

Scritto da sotto Hockey

Ieri, 20 Gennaio, è cominciato il campionato di serie B di hockey in line per la compagine savonese. Nonostante il risultato, la prestazione delle Orche è stata confortante; infatti nonostante il passivo di 10 reti ad una i liguri si sono ben comportati avendo molte difficoltà per il roster: innanzitutto mancavano i due portieri e si è dovuto ovviare schierando il difensore Claudio Bermano in questo ruolo, inoltre mancava anche Paolo Anthoine, costringendo l’allenatore a mettere un attaccante in difesa per limitare i danni. Per i primi minuti la squadra ha tenuto testa alla più folta compagine piemontese, fino a quando Monaco ha livellato al suolo il brutto sosia di Osama Bin Laden alessandrino (con un intervento da sedia elettrica!) lasciando inopinatamente la squadra in inferiorità e spianando la via per il primo goal degli ospiti. Nonostante il portiere formato saracinesca (ha parato anche un rigore!!!) il primo tempo si è chiuso sul 4 a 1 per gli ospiti . La seconda metà della partita è filata sullo stesso copione con le penalità di Tassinari e Manunzio, fino al risultato finale che ha sancito una meritata vittoria del Monleale. Ora un rapida pagella degli atleti liguri:

Claudio Bermano: sicuramente il migliore della squadra! Pur in un ruolo non proprio ha dato la sicurezza necessaria per permettere ai suoi di giocare tranquillamente! Un talento!!!

Guido Tassinari: Solita prestazione grintosa senza incorrere in troppe penalità: una sicurezza!

Gabriele Monaco: come al solito cattivo come il latte avariato!

Emilio Esposito: sacrificato in difesa per il bene comune si è tolto anche lo sfizio di fare uno slalom con goal!

Valerio Bermano: finalmente in versione offensiva si è ben destreggiato ed ha sfoderato una dose di grinta solitamente sconosciuta.

Simone Chiale: buona prestazione nonostante il ruolo di copertura a lui non adatto.

Stefano Parodi: sicuramente una sorpresa! Al suo esordio ha mostrato una carica agonistica fuori dal comune e solo per sfortuna non è riuscito a segnare una rete che avrebbe meritato.

Marco Manuzio: secondo esordiente di questa partita si è comportato ottimamente ed ha mostrato di non temere i seppur esperti avversari. Bravo!

Pur avendo perso la squadra promette bene e già dal prossimo incontro, domenica prossima a Busto Arsizio, ci potrebbe essere una riscossa. FORZA SAVONA

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